Una volta ero anche io come te: non volevo riconoscere i miei stessi errori.
Poi mi sono reso conto che in questo modo non crescevo. Gli errori sono fondamentali nella vita di ciascuno di noi. Ci permettono di crescere, e di capire che ci creiamo la nostra esistenza, che attraverso gli errori possiamo trasformare noi stessi e tutto ciò che ci circonda.
Ho quindi imparato a riconoscere i miei errori, e ad imparare da essi. Per non ripeterli più, ed evolvere continuamente.
Ecco il mio metodo:
- Riconosco che ho sbagliato: come? O perché me lo dicono gli altri, e allora valuto bene la critica che mi è stata fatta, mi rendo conto se è costruttiva o inutile, e se non è vera la scarto, altrimenti la prendo come consiglio e riconosco l’errore da me commesso
- Una volta riconosciuto l’errore, agisco per risolvere questa problematica dentro di me: se è possibile, rimedio subito. Se invece l’errore è qualcosa che fa parte del mio carattere, cerco di porvi rimedio in tutti i modi, anche a distanza di molto tempo. Ad esempio, in passato non ero un abile comunicatore. La voce mi usciva.. a tratti. Così ho deciso di prendere lezioni da un vocal coach, per imparare a parlare meglio.
Inoltre, riconosciuti i segnali che stiamo commettendo un errore, si può porre rimedio e iniziare un’azione correttiva anche prima che l’errore diventi evidente. I segnali sono molto importanti, e il nostro corpo umano ne è la prova. Se ad esempio iniziamo a fare la tosse, capiamo che stiamo per prenderci un raffreddore. Grazie a questo segnale (o sintomo) possiamo iniziare a curarci anche prima che il raffreddore ci venga, e quindi porre rimedio al problema ancora prima che questo si presenti per davvero.
Allo stesso modo, se impariamo a riconoscere subito i segnali di errore, o meglio i segnali di insuccesso, come vengono chiamati nel libro Psicocibernetica, che mi ha insegnato molte cose su di me e su come funziona la nostra mente subcosciente, possiamo porvi rimedio prima ancora che si manifestino interamente.
Infatti, se riusciamo a riconoscere questi segnali, la nostra mente lavorerà affinché possiamo in maniera automatica superarli e migliorare. Tuttavia, perché questo avvenga non è sufficiente soltanto riconoscere questi segnali. E’ importante anche capire che sono segnali indesiderabili, e che non ci portano alla felicità.
Maxwell Maltz individua 7 segnali principali che fanno parte della sfera dell’insuccesso, ovvero quei segnali (o errori) che ci portano a commettere degli errori. Questi sono:
- Frustrazione (ovvero quando si pensa di non riuscire a raggiungere un obiettivo per noi importante)
- Aggressività (ovvero una risposta mal diretta e conseguente alla delusione)
- Insicurezza (derivante da un’opinione di incapacità che abbiamo di noi stessi)
- Solitudine (causato spesso dall’estraniarsi dalla vita)
- Incertezza (un meccanismo sbagliato che utilizziamo per evitare gli errori e le responsabilità)
- Risentimento (il trovare negli altri e nella società scuse per le cause dei propri fallimenti)
- Senso di vuoto (la perdita della capacità di gioire una volta raggiunto un successo)
Quando riconosciamo questi “sintomi di insuccesso“, ovvero sentimenti che non ci permettono di avere successo, è importante prendere subito precauzioni, capendo il motivo per cui questi sentimenti scaturiscono e cambiando le situazioni e la nostra reazione.
E’ importante ricordare che tutti sbagliamo. Che non è possibile ottenere sempre tutto e subito. E che a volte dobbiamo rinunciare a qualcosa, almeno momentaneamente. Capito questo, sarà molto più semplice tornare alla lucidità mentale che avevamo, eliminare questi sintomi dell’insuccesso, e continuare sulla strada che ci porterà, prima o poi, ad ottenere quello che volevamo, a raggiungere il successo nell’attività che ci eravamo preposti di raggiungere.
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