Un guerriero della luce usa la solitudine, ma non ne viene usato.
A tutti capita di essere soli, o di soffrire di un senso di solitudine interiore. La solitudine a parte delle nostre tendenze individualiste della società occidentale oggi. E restare soli, ogni tanto, non fa male. Il problema nasce quando soffri di solitudine cronica, ovvero quando ti tagli fuori da tutti i rapporti umani, e “preferisci” stare solo, però poi ti lamenti della solitudine. E’ importante invece reagire alla solitudine.
L’essere tagliati fuori dalla comunità è un problema, e come tale va risolto. Pensa che la responsabilità di questo problema è prevalentemente tua, in quanto gli altri non si avvicinano a te e non ti invitano ad eventi sociali quasi esclusivamente per via del fatto che tu non permetti loro di farlo. Creando un circolo vizioso.
La solitudine è un problema che si verifica a qualsiasi età: solitudine a 40 anni, a 60 anni e anche a 20. Quindi, se soffri e hai i sintomi della solitudine, sappi che non sei il solo. Ma ora, se vuoi risolvere questo problema, reagire e vincere la solitudine e iniziare a rifarti una vita sociale, mettiti comodo e continua a leggere, perché in questo articolo, tratto dal libro Psicocibernetica, tratteremo proprio la solitudine e vedremo come combatterla e vincerla.
Una volta in antropologia ho studiato di una popolazione indigena che vive in un isola deserta lontano dalla civiltà, la quale non concepiva la solitudine. Per loro era naturale stare sempre in gruppo, tutto il giorno, incluso dormire insieme nelle tende. Chiunque stesse da solo, come accadeva allo studioso occidentale che era andato lì a studiare questa cultura, che ogni tanto aveva bisogno di restare solo a pensare, veniva considerato pazzo.
Questo per dirti che la solitudine è qualcosa di strano, e che per alcune società addirittura non ha senso restare da soli. E non hanno tutti i torti. Infatti agire e trovarsi in mezzo agli altri ci permette di diventare noi stessi. E senza gli altri, non saremmo quello che siamo, forse incluso non saremmo proprio niente.
Mentre la solitudine è qualcosa di comune a tutti nella società occidentale, l’essere tagliati fuori da ogni rapporto umano ed attività sociale è qualcosa di sbagliato, che spesso è causato dall’estraniarsi dalla vita e dall’allontanarsi dal proprio io reale, come dice Maxwell Maltz.
Come detto prima, spesso la causa di una persona sola è sé stessa, in quanto proprio a causa dell’allontanamento dal proprio io, i contatti umani diventano più difficili e ostacolati, e in questo modo chi si allontana da se stesso, preclude una delle strade più utili che ha per ritrovare se stesso, ovvero lo stare con gli altri e annullare se stessi nell’attività con gli altri.
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Come combattere la solitudine e non restare soli
La persona solitaria di solito ha paura degli altri. Pur lamentandosi di non avere amici o gente con cui uscire e fare qualcosa spesso, come abbiamo visto, è proprio sé stesso con il suo atteggiamento passivo e il suo distaccamento dall’io reale, a creare queste condizioni di “isolamento sociale“.
Per combattere la solitudine è importante che ti sforzi, incurante dei tuoi sentimenti e delle tue paure, di stare con gli altri e socializzare in maniera attiva. Prendi parte ad eventi sociali, parla con le persone, e sforzati attivamente di rendere felici gli altri che sono intorno a te.
Scoprirai ben presto che le persone sono calorose ed accoglienti, che vogliono che tu stia bene e sia felice in mezzo agli altri. Scoprirai un calore che non provavi forse da tanto tempo, il calore del contatto umano, la tua timidezza scomparirà e sarai molto più fiducioso in te stesso, e nelle tue capacità sociali e di intrattenitore.
Voglio aggiungere questo breve paragrafo, per spiegarti un trucco che con me ha funzionato alla grande. Se vuoi imparare a socializzare e aumentare le tue social skills, esci fuori di casa, oggi stesso, ferma le persone per strada (meglio se di sesso opposto al tuo) e chiedi indicazioni per andare da qualche parte.
Non limitarti a chiedere l’informazione, chiedi anche consigli, opinioni e suggerimenti. Esempio: “Mi saprebbe consigliare un negozio di vestiti alla moda? Perché mi consiglia quello in particolare?” oppure “Conosci un ristorante buono in zona? Qual è il loro piatto tipico?“.
Non pensare di sembrare invadente, le persone hanno piacere a parlare con qualcuno che gli fa una domanda in maniera educata e gentile.
Ricordati che
l’esposizione costante alle proprie paure permettere di vincere le paure stesse.
PS se quando parli le persone sbadigliano, e quindi oltre diventare un abile intrattenitore sociale, vuoi anche avere una delle più belle voci che si possano sentire, in modo che il tuo pubblico penda dalle tue labbra, leggiti questo articolo sul vocal coaching.